La prima bici elettrica FLYER nacque sulle colline dell’Emmental nel lontano 1993: il primo prototipo fu una rudimentale e-bike creata con una batteria da 12V fissata al telaio di una normale bici da uomo, collegata a un motore di un tergicristalli di un camion, un amperometro e alcune pulegge.
Da questa prima idea si arrivò alla creazione dell’azienda, allora chiamata BKTech, e alla produzione dei primi modelli di e-bike FLYER: la FLYER C-Series prodotta dal 1995 al 1999 e la FLYER F-Series nel 2000, una biammortizzata con motore centrale dall’aspetto molto sportivo che vede l’inizio della collaborazione con Panasonic.
FLYER ha contribuito all’evoluzione e allo sviluppo del mercato nel settore elettrico in Europa grazie alla sua esperienza di più di 25 anni nel mondo ebike.
Come per la maggior parte delle grandi aziende, i telai FLYER sono assemblati, saldati e verniciati all’estero dietro precise specifiche dei progettisti in sede.
La progettazione, i prototipi, il montaggio e i test di controllo di tutte le ebike FLYER sono invece realizzati ad Huttwil in Svizzera sede appunto della FLYER
Le catene di montaggio presenti in azienda sono del tipo “a flusso”, ovvero ogni operaio monta sulla e-bike il pezzo che serve in quel determinato momento: ad esempio le ruote sono assemblate, controllate e poi montate sulla e-bike, così come le batterie, che vengono ultimate e controllate e subito dopo montate sulla bici.
Tutto ciò aumenta la precisione e il controllo sui componenti e sulle bici e permette così di fornire garanzie molto più ampie rispetto ad altre aziende.
FLYER
Da 25 anni nel mondo e-bike.
FLYER è sinonimo di qualità Svizzera, precisione, durata e valore
La struttura del più recente quartier generale di FLYER è stata costruita nel 2009 ed è un ottimo esempio di architettura moderna eco sostenibile, con strutture in legno e cemento e grandi vetrate per fare entrare molta luce.
Non manca un ampio showroom con tutti i modelli della gamma esposti, gli accessori e l’abbigliamento FLYER, oltre ai vari prototipi delle prime e-bike.
FLYER è dotata di un sistema per raccogliere l’acqua piovana e riutilizzarla per le infrastrutture come il lavaggio bici. Sul tetto è presente un’ampia installazione di pannelli fotovoltaici che permettono di produrre corrente per l’azienda e di caricare tutte le batterie delle e-bike prodotte.
I telai delle bici Flyer sono in alluminio aereospaziale , saldati a mano e specificatamente progettati per le bici elettriche. Questo permette di sopportare pesi fino a 149kg (bicicletta inclusa) e fornire grandi doti ciclistiche anche grazie ad una corretta e consapevole distribuzione dei pesi. Tutti i telai Flyer sono idroformati per la massima precisione e customizzazione delle forme e prevedono passaggio cavi interni.
Lo sviluppo tecnologico odierno e la qualità dei controlli in azienda di FLYER sono estremamente avanzati e permettono la creazione di e-bike di alta gamma con una garanzia di ben 10 anni sul telaio.
Sono invece cinque gli anni di garanzia sulla parte elettrica (motore, batteria e display) per la linea e-Urban e e-Tour e tre anni per linea e-MTB.
FLYER ricalca il concetto dell’e-bike come mezzo ideale ed ecologico per spostarsi, offrendo modelli che rispondono ai bisogni di qualsiasi tipo di clientela: dal touring e il trekking all’urban, fino a svariati modelli di mountain bike elettriche molto performanti, motorizzate Bosch e Panasonic.
Quest’ultimo, il Panasonic è piacevolmente impressionate per potenza, leggerezza e performance.
Flyer ha quindi accumulato un’esperienza e conoscenza che pochi altri marchi possono vantare e arriva al 2020 forte di un catalogo molto interessante, che da qualche tempo ha implementato il segmento delle mountain bike elettriche. Tre le linee di produzione: Urban, Tour e MTB.
La linea Panasonic, azienda presente nel campo delle ebike fin dall’inizio, presenta infatti un nuovo motore denominato GX01 con 90 Nm di potenza e un risparmio di peso di 700 grammi sul suo predecessore.
La Uproc7 è la prima biammortizzata di casa Flyer a utilizzare la tecnologia proprietaria FIT, acronimo che sta per Flyer Intelligent Technology e sono quattro gli elementi che più colpiscono all’interno di questo gioiellino di fabbricazione svizzera: display, comandi, batteria e motore.
Siamo di fronte a una biammortizzata con telaio in alluminio nata per l’enduro, dal carro corto e con sospensione a quadrilatero che, uniti all’accurato dimensionamento dei componenti, restituiscono la sensazione di cavalcare una mountain bike tradizionale, particolarmente performante in discesa.
La versatilità di questa Uproc grazie alle geometrie azzeccate con angolo sterzo da 66°, angolo sella da 76°e il carro compatto da 45 cm. Il reach in taglia M è di 439 mm con un interasse della bici di 1192 mm, quindi misure abbastanza compatte ma perfette per statura italiana media di 170 cm.
Sia in salita che in discesa la Uproc permette molto al rider (a seconda chiaramente delle doti di guida): non si tratta di un’e-bike “schiacciasassi” bensì un mezzo facile da condurre, pronto a saltare gli ostacoli e che risponde in maniera veloce ai comandi.
Il nuovo Panasonic è la ciliegina sulla torta, con un fattore Q di 165.8 mm molto naturale e una spinta fluida e presente. È abbastanza silenzioso se non sulle salite più ripide dove si fa sentire con un ronzio acuto ma non fastidioso.
Il punto a favore è che presenta pochissimo trascinamento da spento e inoltre ha una potenza davvero notevole grazie ai suoi 90 Nm di coppia.
L’erogazione è però fluida e permette aderenza anche sugli strappi molto tecnici, magari con un po’ di uso del freno posteriore. Le assistenze sono quattro e ben distinte, il display FLYER da 2″ è a colori, molto chiaro, compatto e con svariate funzioni. Il comando sul manubrio è ergonomico e intuitivo, è retroilluminato e permette anche di navigare sul menu del display, fornendo perfino un comodo feedback con vibrazione ad ogni pressione.
La modalità Auto, una delle assistenze presenti fin dal 2016 sui Panasonic, permette di adattare l’assistenza in base allo sforzo sui pedali, in modo simile alla più recente modalità e-mtb di Bosch.
Il consumo della batteria sembra molto contenuto, grazie anche alla capacità da 630 Wh.
Per concludere, la Uproc è una mountain bike elettrica molto equilibrata, maneggevole e reattiva.
Riguardo a Panasonic, FLYER acquista solo il motore e sviluppa in azienda il software, il display e la batteria con un team di otto ingegneri.
Panasonic è un’azienda giapponese che produce 200.000 motori all’anno solo per il mercato nipponico ed è dal 2003 che collabora con FLYER. Oggi il 75% della produzione totale di FLYER è con motore Panasonic, e questa percentuale in futuro potrebbe salire.
Il rapporto con il cliente è una delle prerogative per l’azienda elvetica che trova riscontro proprio in Florence Greenline, non a caso la nostra filosofia è quella di “provare prima di comprare“, oltre che seguire e accontentare i bisogni del cliente con prodotti user friendly e di qualità.